“Premio Capursese dell’anno”. Premiati i cittadini che nel corso di quest’anno si sono distinti nella vita della comunità capursese
La manifestazione di domenica 12 settembre presentata da Vito Prigigallo e Valeria Davoli è stata una serata ricca di “bellezza” in cui l’amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Michele Laricchia, ha voluto premiare i capursesi meritevoli in diversi settori della quotidianità: “è un premio alle persone normali che fanno cose speciali” ha affermato il Sindaco Laricchia nel corso della serata.
I primi ad essere premiati sono stati i maturandi con voto 100 con e senza lode. A consegnare il riconoscimento ci hanno pensato gli studenti che hanno concluso il loro esame di terza media con voto 10.
A seguire, è toccato alle lettrici seriali della Biblioteca D’Addosio, Raffaella De Sario e Maria Indrizzi, premiate per essere le “regine del prestito” del patrimonio librario capursese.
Ed ancora, due premi definiti “al dono”: prima la famiglia Di Chito, a Felice, Paola e Karol per la loro bella testimonianza di vita. I coniugi hanno adottato Karol quando aveva meno di 8 anni regalandole un futuro migliore rispetto a quello che sarebbe stato il suo destino in Colombia, terra in cui era nata e che non le offriva una vita felice. A seguire la giovanissima Alessandra Perrotta, figlia di Irene Favia, donna capursese morta prematuramente qualche mese fa, che ha donato la vita con il nobile gesto della donazione degli organi.
Premiati anche i commercianti che hanno partecipato al progetto estivo Work Village nell’ambito dell’Open Village, ovvero coloro i quali hanno permesso ai ragazzi del nostro territorio di fare esperienza di bottega e apprendistato nella loro attività donando una bella esperienza nel mondo del lavoro. Il premio all’arte e alla cultura è andato al maestro Iginio Iurilli, scultore capursese conosciuto in tutto il mondo per le sue opere, che in questi giorni volerà a Berlino per una sua personale e nel corso dell’estate ha esposto la sua arte a Monopoli e Conversano.
Il premio agli sportivi è andato ad Antonio Trono e Rita Busco, due pesisti dell’ASD Pesistica Capurso: i due giovani pesisti hanno inanellato risultati strabilianti che hanno messo in luce la grande crescita di questa società che continua a regalare importanti soddisfazioni al nostro paese. A seguito del difficile anno vissuto a causa della pandemia si è voluto premiare il lavoro instancabile dei volontari che operano ormai costantemente da due anni nel nostro territorio. È stato premiato “il volontario”, simbolicamente rappresentato da alcuni membri delle associazioni che lavorano in prima linea a Capurso, ma che sono il simbolo di un gruppo di persone che ogni giorno si fa prossimo alla nostra comunità: Avis Capurso, Civitas Mariae e Odv Pets.
La scelta del Capursese dell’Anno è stata fatta su questa scia premiando la dottoressa Letizia Rizzo che si è adoperata instancabilmente per il suo paese e nell’ambito dell’intera Asl di Bari, nei difficili mesi della pandemia, prodigandosi sempre per i suoi concittadini e soprattutto per l’apertura del centro vaccini a Capurso. A premiare la dottoressa Rizzo, insieme al Sindaco Michele Laricchia, il direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl Bari, dott. Domenico Lagravinese.
Ad arricchire la serata ci ha pensato la Jazz Studio Orchestra diretta dal maestro Paolo Lepore, in un concerto ricco di emozioni e di ospiti, tra cui il re della fisarmonica Pino Di Modugno e le vocalist Stefania Dipierro e Luciana Negroponte.
“L’amministrazione, ha voluto dare un piccolo riconoscimento a quanti cercano di rendere con il loro contributo ancora più “bella” la città in cui viviamo – dichiara il consigliere delegato alla Pubblica Istruzione e alla Biblioteca D’Addosio, Mariangela Giordano, che conclude affermando – Spirito cardine dell’iniziativa è quello di voler dare merito e ringraziare cittadini normali e far conoscere le loro storie ordinarie di bellezza”.
“Iniziative come queste fanno bene al cuore – afferma il consigliere delegato alla Cultura Gianni Locorotondo – è bello sapere che c’è una Capurso che lavora per il bene dell’intera comunità, per portare in alto il vessillo della Città”.