Ancora pochi giorni per visitare la mostra “Tony Gentile. Memoria senza indulgenza” a cura di Manuela De Leonardis nel Centro storico di Triggiano
In occasione del trentennale delle stragi di Capaci e di via d’Amelio, in cui perse la vita anche il cittadino triggianese, agente scelto della Polizia di Stato, Rocco Dicillo, inaugurata il 6 maggio, è ancora in corso la Mostra fotografica diffusa dell’artista e fotoreporter Tony Gentile dal titolo forte e suggestivo “Memoria senza indulgenza”.
Tredici gigantografie retroilluminate, montate su strutture lightbox, si snodano per le vie del centro storico di Triggiano. L’iniziativa, all’interno della manifestazione “Capaci di Legalità”, è stata promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Fondazione Pasquale Battista, con la Direzione artistica di Annalisa Zito e la curatela di Manuela De Leonardis. Il progetto allestitivo, a cura dell’arch. Dino Lorusso con il supporto di Ninni Castrovilli, è inedito e affascinante: tra le case, i vicoli, le piazzette e le fioriere le fotografie di Tony Gentile emozionano, insegnano e testimoniano il periodo delle stragi di stampo mafioso e delle prime insurrezioni civili a favore della legalità.
Durante un convegno a Palermo, il 27 marzo 1992, Tony Gentile scatta l’iconica immagine in bianco e nero che ritrae i magistrati Giovanni Falcone (1939-1992) e Paolo Borsellino (1940-1992), amici e colleghi, sorridenti e complici che si avvicinano tra loro per sussurrarsi qualcosa e poi scoppiare a ridere. Una fotografia “sincera” che si è caricata di significati che si sono amplificati nel tempo, trasformando l’immagine in sé dalla documentazione di un momento del presente in cronaca, testimonianza, memoria, manifesto. Una manciata di secondi per l’eternità: parliamo del fotogramma numero 15 della serie di quattro. Cinquantasette giorni separano i due attentati firmati da Cosa Nostra, quando centinaia e centinaia di chili di tritolo esplodono violentemente provocando distruzioni, assassinando e ferendo esseri umani innocenti: con il magistrato antimafia Falcone perdono la vita la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, mentre con Paolo Borsellino i cinque agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Palermitano, giovane, a bordo di uno scooter, Tony Gentile, allora collaboratore del Giornale di Sicilia e dell’Agenzia fotografica Sintesi, giunge sul luogo delle stragi pochi minuti dopo e scatta alcune delle immagini che entreranno a far parte del nostro immaginario collettivo. “Attraverso questa esposizione originale ed inedita – racconta la Direttrice della Fondazione Pasquale Battista, Annalisa Zito – abbiamo voluto onorare la memoria di tutte le vittime di mafia, non solo quelle del ’92, portando le opere tra le gente, appoggiate alle case, appese ai muri, nelle piazze, tra i vicoli, perché la memoria appartiene a tutti e perché siamo convinti che l’arte sia uno strumento potentissimo di rivalsa civile e di denuncia”. L’iniziativa sta ottenendo un incredibile successo di pubblico: numerose scolaresche, gruppi, singoli e famiglie stanno affollando in questi giorni il centro storico, testimoniando una partecipazione commossa e sentita ad un periodo storico drammatico e ancora vivido nei ricorsi di tanti.
La mostra è gratuita ed è visitabile ancora fino al 31 maggio.
Prenotazione per gruppi e per scolaresche ai seguenti contatti: segreteria.fpb@gmail.com – 3201985043
Infopoint: via delle Mura 92, Triggiano.