La Scuola primaria San Giovanni Bosco-Venisti finalista a Milano per il progetto nazionale dedicato alle scuole “Policultura” organizzato dal Politecnico lombardo, con la sua “Capurso in una lettera”
E’ prevista per il prossimo 6 giugno a Milano, la finalissima nazionale del progetto “PoliCultura”, l’iniziativa di HOC-LAB del Politecnico di Milano, la più grande università tecnico-scientifica in Italia che dal 2006 ha coinvolto più di 42.000 studenti, di età compresa tra i 5 e i 18 anni, e circa 3.400 docenti da 18 paesi.
Le classi italiane, sono chiamate a creare storie multimediali interattive usando 1001Storia, uno strumento di authoring creato da HOC-LAB.
La base di PoliCultura è il digital storytelling, cioè il raccontare storie combinando testi, immagini, audio, video. Il risultato è un’applicazione multicanale per PC e device mobili, scaricabile e anche stampabile in vari formati (brochure, poster e libretto).
PoliCultura è un Contest che premia le narrazioni secondo i diversi livelli scolastici. La valutazione si basa non solo sulla qualità del risultato ma anche e soprattutto sul valore didattico dell’esperienza: lo sviluppo di una storia multimediale deve supportare un’effettiva acquisizione di benefici didattici e il pieno coinvolgimento della classe.
Gli alunni della 4^ C della scuola primaria San Giovanni Bosco di Capurso, attraverso lo studio della lettera come genere in italiano, hanno portato avanti questi obiettivi:
– conoscere meglio la realtà territoriale attraverso i racconti di leggende e storie vere;
– comprendere l’importanza di far conoscere fuori dal nostro contesto le nostre peculiarità ambientali;
– produrre un lavoro finale innovativo finalizzato a potenziare la conoscenza della tecnologia a scuola.
La lettera è stata scritta per un amico ucraino immaginario, che i bambini hanno deciso di chiamare Ivan, per descrivergli, nei dettagli, la realtà territoriale in cui viviamo e per invitarlo a passare del tempo un pò più spensierato, viste le attuali circostanze! Per farlo, si è scelto di intervallare le parti scritte con espedienti multimediali, quali: slides, video, audio racconti e musiche attraverso diversi strumenti multimediali: Audacity, Editor, Word e la piattaforma 1001storia di HOCLAB.
Gli alunni, suddivisi in piccoli gruppi, hanno ricoperto diversi ruoli, a seconda delle attitudini di ognuno: tutti hanno prestato la propria voce per leggere le parti scritte della lettera; altri, con maggiore dimestichezza con l’uso di dispositivi (il PC), hanno trasformato il testo scritto in formato digitale.
Per il caricamento in piattaforma e la realizzazione del depliant, gli alunni sono stati supportati dall’insegnante referente del progetto mentre per le ricerche, è stato necessario coinvolgere esperti esterni che conoscono bene il territorio: gli storici capursesi (Gino Pastore eUmberto Rizzo) hanno fatto da guida attraverso il racconto di leggende e storie delle tradizioni; l’Ente locale ha consentito, mediante il suo sito ufficiale, di reperire informazioni storiche e immagini relative allo stemma del paese. E , infine ma non ultimo, il Sig. Giacomo Marchionna curatore, nonché gestore del museo etnografico, ha fatto da Cicerone nel viaggio attraverso la storia dell’arte contadina. Anche il gruppo pubblico presente su Facebook, Raccontiamo Capurso, ha fornito una preziosa collaborazione specie per quanto riguarda il materiale fotografico, attuale e non. I benefici didattici ottenuti sono stati notevoli, poiché la realizzazione del lavoro ha contribuito a far conoscere agli alunni una realtà territoriale di cui sapevano molto poco, se non niente, considerata la tenera età.
Per i piccoli della San Giovanni Bosco, ora che sono stati selezionati dalla giuria del Politecnico (formata da docenti del Politecnico, insegnanti ed esperti) ed inseriti nella rosa dei finalisti, non gli resta che sperare di essere proclamati vincitori il prossimo 6 giugno a Milano!
A questo link tutti i partecipanti arrivati in finale
